CARAVAGGIO A SIRACUSA

L’opera Il Seppellimento di Santa Lucia, oggi conservato nella Chiesa e Santuario di Santa Lucia al Sepolcro, è una delle opere più significative del periodo siciliano di Caravaggio. L’artista sceglie un episodio insolito: non il martirio, ma il seppellimento della santa. La decisione è legata al luogo stesso della commissione, considerato il punto esatto in cui Lucia fu martirizzata e sepolta.

Il colore dominante è un bruno terroso, che richiama la parete rocciosa di fondo e contribuisce all’atmosfera cupa e realistica della scena. La composizione è attraversata da due fasci di luce che riprendono le aperture reali della chiesa: uno diagonale, proveniente dall’alto a destra, diretto verso il gruppo dei dolenti, e uno frontale, filtrato dal rosone della facciata, che illumina i due fossori in primo piano. Questi ultimi, di dimensioni monumentali, incorniciano la figura della santa distesa a terra. Una luce tenue mette in risalto il volto, il busto e le mani di Lucia, mentre sul collo si distingue la ferita del martirio.

Dietro di lei si staglia il vescovo, nell’atto di benedirla, e un giovane con un drappo rosso sulle spalle, unico elemento di colore vivo che richiama il sangue e la passione. Sul fondo, due figure femminili sono avvolte in abiti scuri e mostrano gesti di dolore contenuto. Un uomo, identificato da molti come un autoritratto di Caravaggio, osserva la scena dall’esterno, come un testimone.